Immaginariesplorazioni: inizia il tour

L’avventura con Immaginariesplorazioni è cominciata un anno e mezzo fa: 18 mesi per conoscerci, per tentare di capire e poi raccontare un quartiere. Alla presentazione di luglio del nostro lavoro in Giambellino c’erano quattrocento persone. Quattrocento.

Giovedì sera replichiamo, giovedì sera cominciamo un tour di presentazioni: ci sarà il libro, ci saranno le persone del libro, e il film. Il film colpisce, proprio lì, dritto, delicatamente deciso, come la voce di Mina.  Giovedì siamo da Gogol&Company, una delle librerie più accoglienti di Milano: alle 19 parliamo del libro, alle 21 proiettiamo film. E c’è una mostra di materiale d’archivio.

Queste parole sono un invito a eserci, a seguirci, a pensarci. E anche a darci una mano, perché esporsi costa.

Isabella Bordoni, che ha camminato con noi in questi mesi, nel libro Nella tana del drago usa queste parole, che sento molto vicine:

Poetico è stato lo sguardo, poetico è stato l’ascolto. Dirsi semplicemente ora è tempo di fermarsi, uscire dalla didascalia del quadro, ora è tempo di interrompere il giudizio. Aspetta e guarda. Poetico perchè già implicitamente politico, perché innervato di parola civile, perché desideroso di riconoscere l’altro, il chiaroscuro, la sfumatura, l’ombra. Se chiamiamo poesia – e chiamo poesia – non la scrittura sulla carta, ma quella delle vite, il loro componimento, la maniera di stare al mondo, di tessere silenzi, fare racconto, di incidere su un luogo e su un tempo. Se chiamo amicizia – e chiamo amicizia- non tanto e non solo il rapporto tra persone ma la loro capacità (come già ci insegna Hannah Arendt) di fare insieme “discorso”. Poesia e amicizia sono allora i luoghi nei quali il corpo rivela la propria eccedenza. Luoghi dove il corpo non si lascia ridurre in materia normativa e normata, per proporre invece con la sua propria migrazione un’utopia eversiva.

Siateci :)

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